Il Parco di Molentargius , è conosciuto più popolarmente come “le saline di Cagliari”. Si presenta come una delle zone umide più importanti del sud Italia. E’un’area protetta dove vivono stanziali diverse specie di uccelli . Le specie più caratteristiche sono indubbiamente i fenicotteri rosa. E’ possibile vederli durante tutto il corso dell’anno perchè i fenicotteri, già da diversi anni, risiedono permanentemente nello stagno.
Al Parco si può accedere da due ingressi: uno situato a Cagliari in via La Palma, e l’altro si trova a Quartu Sant’Elena, situato nel viale della Musica.
La passeggiata è molto gradevole, si percorre un sentiero immerso nella natura e a stretto contatto con svariate specie di uccelli del parco, in particolare, con i fenicotteri rosa.
I fenicotteri rosa, sono indubbiamente il simbolo di Molentargius. Si possono vedere molto spesso volare in gruppo durante le traversate da uno stagno all’altro.
Il nome del parco proviene da: “molenti”, che in lingua sarda significa asino. Gli asini trasportavano il sale che veniva estratto dalle saline. Lo sfruttamento delle saline cessò nel 1985.
La visita al parco si divide in quattro parti o ecosistemi: gli stagni di acqua dolce di “Bellarosa Minore” e Perdalonga; e quelli di acqua salata di “Bellarosa Maggiore” e Molentargius.
Durante il percorso, oltre agli innumerevoli uccelli, si possono avvistare molte altre specie tipiche delle zone umide come: ragnelle, tartarughe e serpenti come bisce.
L’orario per fare il percorso e visitare le aree protette, è il seguente : Da Maggio a Settembre 8:00-20:00; Da Ottobre ad Aprile 8:00-18:00.
I numeri dell’ufficio informazioni del Parco Naturale Regionale “Molentargius-Saline” sono: tel. +39 070 37919201 – CEAS Molentargius tel +39 070 37919216
Commento della Local: Penso che questa volta non potesse essere scelto titolo più adatto per il nostro post. E’ molto frequente infatti riuscire a vedere i bellissimi fenicotteri rosa volare in gruppo per spostarsi da uno stagno all’altro; è altrettanto facile scorgere le loro sagome con la testa china sotto l’acqua intenti a cercare cibo, mentre si passa in macchina in viale Poetto.
Non altrettanto semplice invece, è riuscire a fotografarli da vicino, a meno che non si possieda una macchina fotografica con un obiettivo “importante”. Da come si capisce, noi di Sardinia 12, questo obiettivo ancora non lo possediamo, ma ci stiamo lavorando e molto presto vi proporremo qualche immagine scattata da noi di questi splendidi animali.
I fenicotteri rosa già dal 1993 in Sardegna sono diventati stanziali. Nello stagno di Molentargius, hanno trovato l’habitat ideale per riprodursi e nidificare. I cuccioli sono chiamati: “pulli”.
Non nascondo che per noi sardi, il fenomeno della nidificazione dei fenicotteri è un aspetto che ci rende indubbiamente orgogliosi della nostra terra e delle condizioni climatiche favorevoli che permettono il verificarsi di questi eventi.
I fenicotteri, devono il loro caratteristico colore rosa principalmente al cibo di cui si nutrono: sono dei piccoli gamberetti che vivono nello stagno. Con il loro grande becco curvo, i fenicotteri, smuovono la sabbia sottostante per acchiappare il nutrimento. Hanno la capacità di rimanere sott’acqua per diversi minuti e, anche questa buffa posa, insieme a quella della zampa raccolta in alto tra le piume, rende questi animali ancora più caratteristici e divertenti. Sono tante e diverse le specie di uccelli che abitano lo stagno . Il Parco di Molentargius già da tempo, è diventato meta dei praticanti di birdwatching. I gestori del parco offrono la possibilità di affittare i binocoli e le biciclette a tariffa oraria. E’ un’esperienza che consiglio di fare.
Verso sera poi, inizia lo spettacolo dei colori. Le tonalità del rosa hanno il sopravvento: Il colore rosa del tramonto si unisce a quello delle saline, dei suoi edifici antichi (sempre di quel colore), per poi risaltare maggiormente grazie ai contrasti provocati dalle sagome dei fenicotteri. A seconda della luce e del clima della giornata appena trascorsa, ogni sera si assiste ad una magia diversa, una magia che, anche se quotidiana, non è mai uguale a quella del giorno precedente.